L’uomo ha adottato un linguaggio per comunicare finemente con i suoi cospecifici, ma su certi aspetti non è diverso dagli altri animali, infatti è dotato di una lingua universale in grado di comunicare efficacemente anche senza le parole.
Universale, sosteneva Darwin, perché appartiene a tutti, indistintamente dall’etnia e dalla specie.
Questa lingua è caratterizzata dalle espressioni del volto, che si concentrano in particolar modo intorno agli occhi e alla bocca. Attraverso questi due centri espressivi molto potenti, infatti, comunichiamo i nostri stati interni: gioia, tristezza, rabbia, paura, sorpresa, disgusto. Non stupiamoci se in una situazione di lotta/pericolo, si mostrino particolarmente i denti.
E’ il modo più immediato e istintivo di mettere in fuga l’avversario, mostrando di non aver paura, di essere disposti a combattere.
Uno scontro effettivo potrebbe anche non esserci, ma mostrando le nostre intenzioni di attacco, il partner sentendosi minacciato, potrebbe scappare.
E se fosse questo uno dei motivi che ci porta a temere tanto la poltrona del dentista?
Se i denti, infatti, sono un mezzo per esprimere minaccia, attacco e quindi forza, potremmo sentircene privati, disarmati, perché “sotto il controllo” di qualcun altro.
Non dimentichiamoci però che i denti possono esprimere anche gioia, sorpresa, felicità.
Il tuo dentista lavora per quello, il tuo sorriso.